Sapete perché ingrassiamo? Perché in qualche modo non riusciamo più a far funzionare l’equilibrio tra immissione e rilascio di calorie. In fondo il cibo serve a darci forza ed energia da usare per muoversi e faticare, e in tal modo si smaltisce il carico assunto in corpo. Chi non riesce a smaltire accumula grassi. Chi mangia moderatamente brucia tutte le calorie assunte e quelle depositate in eccesso, per questo dimagrisce. Le persone che si muovono poco, che hanno un metabolismo lento per via dell’età, o che mangiano tre volte più di quel che possono smaltire ingrassano.
La mutazione del gene Fgf 21
I dolci sono una enorme fonte di calorie e quindi sono messi al bando perché “fanno ingrassare”. Ma secondo uno studio congiunto inglese e danese questo non è del tutto vero. O almeno non è così per tutti. Uno scarso 20% di popolazione presenta una particolare mutazione genetica del gene Fgf 21 e questa mutazione, che da un lato li spinge a cercare continuamente zuccheri e grassi dolci, dall’altro consente loro di bruciarli velocemente. Insomma, mangiano tanti dolci ma non ingrassano.
Vantaggi ma anche problemi
Gente fortunata? Non esattamente. Il bruciare rapidamente le calorie è dato dalla pressione alta, più alta della media, che è appunto una caratteristica genetica di chi possiede la mutazione di Fgf 21. Inoltre, se è vero che queste persone ingrassano meno di altri, è anche vero che a lungo andare tutto il grasso in eccesso si accumula nella zona addominale. Dunque ingrassano più lentamente, ma alla fine anche loro vanno incontro ai chili di troppo e nel loro caso, contrariamente a noi “normali”, smaltirli diventa una impresa quasi impossibile. Per cui forse non è tanto una fortuna potersi abbuffare di torte per tutta la vita per vivere, poi, una vecchiaia con due taglie in più e senza ritorno!